Ancora incerta la nuova composizione del Governo olandese
Dopo la pausa Coppa del Mondo il parlamento olandese torna al lavoro per trovare una coalizione che possa guidare il paese per la prossima legislatura.
Il leader del VVD, Mark Rutte, ha un bel da fare per trovare un accordo tra il suo partito e i due partiti di centro-sinistra D66 e GroenLinks. Questa coalizione “Purple plus” (dalla combinazione dei colori dei partiti) riuscirebbe ad avere la maggioranza in parlamento. Nonostante questa coalizione sarebbe, tendenzialmente, di sinistra, o meglio, di centro-sinistra, i tre partiti di cui ne fanno parte gia’ hanno reso pubblici alcuni dei loro obiettivi (gia’ presenti nelle loro campagne elettorali) e, a dire il vero, non sono dei migliori.
Si parla, tra le tante riforme che ci sono sul tavolo, anche di una grande riforma del sistema sanitario olandese che vedrebbe, tral’altro, l’introduzione di una cifra da pagare ogni volta che si va dal medico di base, si tratta di una cifra simbolica, intorno ai 6 euro, ma in un paese dove gia’ si e’ obbligati a pagare ogni mese 100 euro per l’assicurazione sanitaria, sa molto di presa per i fondelli.
Da questo scenario di incertezza, chi ne sta ottenendo giovamento e’ l’anti-islamico Wilders che, in un sondaggio svolto la scorsa settimana, ha raggiunto il massimo della popolarita’. Se gli olandesi tornassero alle urne adesso il suo partito arriverebbe ad ottenere 35 seggi e sarebbe, di gran lunga, il primo partito olandese. Questo suo aumento di popolarita’ e’ dettato per lo piu’, dalla incapacita’ di Rutte di mettere su, in tempi brevi, un governo forte che sappia sciogliere e risolvere, o almeno provarci, i problemi che in questi ultimi anni stanno colpendo i Paesi Bassi, crisi economica e uno scontro sociale tra gli Olandesi e gli immigrati (se pure di seconda generazione) che sta lentamente, ma inesorabilmente, crescendo.
